" ... Il libro della vita comincia con un uomo e una donna in un giardino e finisce con .... l'Apocalisse"

Oscar Wilde

lunedì 27 settembre 2010

Il modello Pluralistico Integrato ASPIC/AEMeF



Nel post precedente ho parlato di cosa sia la Mediazione Familiare, ora vorrei soffermarmi più dettagliatamente sul modello della mia scuola di formazione che si base sui principi fondamentali del Counseling Pluralistico Integrato ASPIC (vedi: http://ri-trovarsi.myblog.it/archive/2008/11/10/chi-e-il-counselor-ad-approccio-umanistico-pluralistico-inte.html ).

Uno dei principi guida della mediazione AEMeF è che solo la coppia se opportunamente guidata e sostenuta può trovare una soluzione intrinseca al proprio conflitto , trasformandosi da due contendenti “senza esclusione di colpi” a due adulti consapevoli della loro scelta e pronti per una nuova progettualità : essere genitori insieme.

Questo contrariamente a quanto accade con la soluzione giuridica che il più delle volte essendo imposta dall’esterno, non soddisfa i due partner trascinando a questo modo il conflitto all’infinito.

La carta vincente del modello ASPIC/AEMeF è nell’avere un approccio Pluralistico Integrato che applica metodologie e strategie di diverso orientamento teorico (Sistemico-Relazionale, Rogersiano, Cognitivo-Comportamentale, Psicodinamico, Psicoanalitico, PNL e Gestalt) tagliate “su misura” per la coppia in quel determinato momento del percorso e in più riunisce nella figura del Mediatore anche quella di Counselor Umanistico, capace, ove occorre, di agevolare i partner nei momenti più difficili del loro cammino.

Altra caratteristica che discosta questo modello da altri tipi di Mediazione è quella di lavorare sul processo del conflitto più che sui contenuti. Alla domanda “su cosa si sta litigando?” , noi operatori AEMeF preferiamo “perché si sta litigando? … in che modo si sta litigando?” nell’ottica di rendere sempre più consapevole la coppia sul “vero” conflitto che l’ha portata alla decisione di separarsi.

Per questo motivo anche la durata del percorso è variabile, non si può prevedere e standardizzare in un numero tot di sedute, bensì seguirà le reali esigenze dei partner durante la ri-scoperta della loro storia. Infatti, pur articolandosi in quattro fasi ben definite, esse non costituiscono regole rigide, ma una mappa da cui il mediatore attinge secondo le esigenze del caso che ha di fronte.

Possiamo riassumere i principi su cui si basa la Mediazione Familiare AEMeF in:

  • La crisi non è intesa in senso patologico, ma secondo il significato etimologico della parola che deriva dal greco “crino” = “scelta”
  • Le coppie si scelgono collusivamente => Ogni partners spera che l’altro lo liberi dal conflitto di fondo questa aspettativa porta ciascuno dei due ad una scelta del compagno/a che è determinata dalla propria conflittualità e dalla propria carenzae inconscia irrisolta. Il conflitto di fondo, non superato, viene esternato in ruoli diversi e complementari, dove la compresenza di questo tipo di conflitto favorisce i tentativi di guarigione spontanea che sono progressivi in un partner (ad esempio: comportamento autoritario e aggressivo) e regressivi nell’altro (infantile, dipendente). La relazione progressiva-regressiva provoca l’attrazione e l’attaccamento tra i partners. Ma nella convivenza prolungata la collusione fallisce a causa del ritorno del rimosso in entrambi i partners: gli aspetti delegati sul partner raffiorano nella propria psiche e nasce il conflitto.
  • Le coppie in crisi presentano modelli di interazione disfunzionale => non sanno più comunicare
  • Ogni coppia presenta un tema Relazionale Conflittuale Centrale => cioè una modalità ripetitiva di relazione che viene messa in atto, automaticamente e inconsapevolmente, di relazione in relazione.
  • La rabbia sottende sempre un dolore
  • Non c’è un numero precostituito di sedute
  • Si affrontano le problematiche così come le presenta la coppia
  • Si trae vantaggio solo da accordi presi con intima convinzione piuttosto che da una cooperazione solo formale

Gli obiettivi a cui mira la Mediazione AEMeF sono:

  • Curare tutti gli aspetti della separazione/divorzio, sia quello psicologico che quello legale ponendo una particolare attenzione al conflitto e alle emozioni
  • Individuare gli stili di interazione
  • Individuare le collusioni
  • Far giungere la coppia alla consapevolezza dei propri modelli disfunzionali e modificarli
  • Ristrutturare la comunicazione
  • Addestrare i partner all’empatia reciproca
  • Giungere alla cooperazione convinta => nuova complicità e nuova progettualità per diventare GENITORI INSIEME
  • Definire un accordo.

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