" ... Il libro della vita comincia con un uomo e una donna in un giardino e finisce con .... l'Apocalisse"

Oscar Wilde

mercoledì 24 novembre 2010

Le reazioni dei figli alla separazione: linee guida (I parte)


Per poterci rendere conto davvero dell’impatto che può avere sui figli la separazione dei genitori, dobbiamo considerare che le reazioni e il comportamento dei bambini saranno in larga misura determinati dalla loro età e dalla loro fase evolutiva. A questo proposito potrebbe essere utile una sorta di linea guida relativa alle varie fasi di sviluppo, tenendo presente che si tratta sempre di una griglia di aiuto da modellare poi secondo il proprio sentire.


PRIMA INFANZIA : 0-2 ANNI

capisaldi dello sviluppo:

· si formano i legami di attaccamento con le figure primarie

· i bambini sviluppano un senso di fiducia nei confronti dell’ambiente e del mondo

A questa età i figli non sono chiaramente in grado di parlare dei propri problemi e potranno capire il significato di poche o di nessuna delle parole che sentono, ma non saranno ovviamente indifferenti ad una situazione in cui chi si occupa di loro sta male, è arrabbiato o depresso o ha suoni che esprimono rabbia e aggressività. Il bambino è in questo senso consapevole che qualcosa non funziona e ne è di conseguenza turbato.

conseguenze della separazione:

  • sentimento di perdita di contatto con una figura primaria
  • sentimento di perdita dell’ambiente familiare (ritmi, presenze, voci, routine)


rischi:

  • la perdita di contatto con una figura primaria può causare depressione e regressione (il bambino si comporta come se fosse più piccolo)
  • una lunga separazione da una figura di attaccamento primaria può creare problemi per future separazioni e altre relazioni affettive

La cosa migliore da fare è creare intorno a loro un ambiente calmo; perché per i bambini così piccoli i genitori sono l’unica realtà e il loro universo. L’atteggiamento della figura materna, che è quella che più si prende cura di loro a questa età, è perciò fondamentale perché il bambino piccolo non capisce il significato della separazione ma avverte la rottura del rapporto attraverso la mancanza di affettuosità delle cure da parte della madre.


SECONDA INFANZIA: 2-5 ANNI

capisaldi dello sviluppo:

  • aumenta la consapevolezza della propria individualità
  • interiorizzazione delle figure primarie e capacità di pensare al genitore lontano (autoconforto)
  • il bambino incomincia ad esprimere verbalmente sentimenti e stati d’animo
  • identificazione col genitore del proprio sesso

In questa fase i bambini tendono a mettersi al centro del mondo e a pensare perciò in termini di “tu non mi vuoi bene” ed “è tutta colpa mia”. E’ una fase molto delicata ….

conseguenze della separazione:

  • può considerarsi responsabile della separazione (pensiero magico, egocentrismo)
  • ansia relativa al soddisfacimento dei bisogni primari: alimentazione, cure fisiche, spostamenti…
  • fantasie di riunificazione

rischi:

  • regressione: perdita di competenze già acquisite
  • perdita del genitore del sesso opposto come agente socializzante, o del genitore dello stesso sesso come modello di identificazione
  • sentimenti di abbandono che possono tramutarsi in tristezza, depressione, scarsa autostima e interferire con lo sviluppo

In questa fase i bambini hanno paura di perdere protezione, cure e rifugio in una parola hanno paura dell’abbandono quindi è opportuno lasciarli soli il meno possibile ed è bene star loro vicini fisicamente, fare progetti su piccole cose da fare insieme. Accompagnare il figlio a scuola soffermandosi a chiedere quello che farà durante il giorno e soprattutto non arrivare in ritardo a riprenderlo e non delegare ad altri questo compito.


Continua nel prossimo post .........

Nessun commento:

Posta un commento