" ... Il libro della vita comincia con un uomo e una donna in un giardino e finisce con .... l'Apocalisse"

Oscar Wilde

domenica 24 ottobre 2010

I litigi fanno piangere e bloccano il respiro ....



“ … importante è amare di più i vostri figli di quanto avete amato o odiato il vostro coniuge …” R.E.Emery

Come abbiamo visto nei post precedenti separazione e divorzio portano ad una forte conflittualità. Lui e lei finiranno per farsi la guerra. Eppure prima si volevano bene, si sono scelti, hanno messo su casa e hanno pure fatto dei figli…… Ma poi qualcosa si è rotto, sono cominciati i litigi ed un giorno è venuta la decisione di lasciarsi.

Iniziano allora quei conflitti che si esasperano, per risolvere chi è il vincitore: perché il vincitore è quello che prende tutto …. Anche i figli. E per far questo, ogni mezzo da usare è buono e lecito, e non si rispiarmeranno i colpi da entrambe le parti.

In tutta questa situazione è difficile riuscire a non perdere il senso delle cose. E soprattutto a non fare, dei figli, uno strumento della aspra contesa che è in corso.

Il male maggiore, per questi bambini, è infatti trovarsi in mezzo a due genitori che litigano. Anzi, che “se li litigano”, perché i bambini hanno paura dei litigi dei grandi.

A questo proposito mi ricordo un Natale dolorosissimo, poco prima della nostra andata via di casa; una lite furibonda tra mamma e papà, parole grandi di cui non sapevo nemmeno il significato cadevano tra di loro come una gragnola di colpi sparati da una mitragliatrice. Io, nascosta dietro l’albero di natale in mezzo a quei regali che avevo tanto desiderato e che improvvisamente erano diventati “odiosi”. E poi il fragore assordante della porta di casa che sbatteva e la mamma furibonda che si chiude nella sua stanza. Non riuscivo nemmeno a piangere tanta era la mia preoccupazione di non far rumore. Ricordo la paura, una immensa paura di essere lasciata lì dietro quell’albero, sola. E nella testa le parole di Roberta, la mia amichetta , i cui genitori si erano separati pochi mesi prima …. No, proprio non avrei voluto che succedesse anche a me ….

E certo sarebbe molto meglio che i due si separassero in maniera civile, restando magari buoni amici, riuscendo a trovare un pacifico accordo anche sui figli. Perché se fa paura a stare in mezzo a due che litigano, è ancora più devastante quando questi due sono i genitori che litigano “per te”. I bambini, infatti, nelle separazioni, diventano troppo spesso oggetto di contesa e ricatto. E nessuno che gli spieghi, nel frattempo, cosa sta accadendo.

Invece ognuno cercherà di tirarli dalla sua parte, i figli, per accaparrarsi il loro pieno ed esclusivo affetto. Ed è solo un assaggio di quello che succederà poi nel divorzio. Allora si accenderà la vera guerra, dove ognuno cercherà di demolire la figura dell’altro ex-coniuge, per conquistarsi il pieno affetto, insieme alla piena “proprietà”, dei figli contesi .

Ancora ricordi …. Quando i miei si sono separati non esisteva ancora la legge sull’affido condiviso, quindi io e mia sorella eravamo state affidate completamente a mia madre, che per anni ha portato avanti una guerra psicologica, sottile e nascosta per screditare in tutti i modi la figura di mio padre; tanto che per un lungo periodo io non ho voluto avere nessun contatto con lui. Sono quindi cresciuta, praticamente senza padre, finchè ho deciso ai 18 anni che era giunto il momento di conoscere anche l’alta parte di me …..

Non sempre per un genitore è facile spiegare ai propri figli cosa stia succedendo. Parlare della fine di una storia, che ancora brucia, trovando le parole giuste con un giusto equilibrio, è difficile. Le parole giuste, quelle di cui i bambini avrebbero bisogno, non sono lì a portata di mano…

Un altro flash dal mio passato …. Una grande stanza, un divano a fiori, io sprofondata dentro … davanti a me mamma e nonna, visi di circostanza :”ti dobbiamo parlare, tu sei grande ora” …. Paura, rabbia, essere “grande” una condanna …. “sai mamma e papà litigano molto ed è meglio che si separino, così staremo tutti più tranquilli. Noi ce ne andremo e verremo qui, ad abitare con i nonni…” Il mio viso duro e improvvisamente “troppo” adulto … :”Si, lo so, non sono stupida …. E non me ne importa niente …” … e il buco che piano piano si allarga nel mio cuore … non sono più stata una bambina ….

Non sempre vengono le parole giuste, quando si sta male. E un bambino resta confuso e pieno di paure, specie se non capisce quello che sta succedendo in casa.

Ha paura di restare solo, ha paura che come è finito l’amore tra i suoi genitori così finisca quello con lui. Se prima andava tutto bene, sembra dirsi, e poi ora è tutto finito… allora dove mai è finito tutto quell’amore che c’era? E perché è finito?

Certo i figli non dovrebbero entrare nel conflitto, e i grandi dovrebbero trovare un accordo, nel loro interesse.

E’ nell’amore per loro che si può ridare un senso al rapporto che si è rotto. Ecco quindi che bisogna lavorare per una nuova cultura della separazione “ che partendo dalla esperienza vissuta, tragga gli elementi necessari per non compiere i medesimi errori e per individuare quelle modalità che consentono di usare la sofferenza come occasione di crescita…” (S.Vegetti Finzi)

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