“ In due si apre la casa e uno da una parte e uno dall’altra il babbo e la mamma vanno, i passi lunghi, distanti una vita. Dai nonni anche non è come prima, cerco lì un nido e la casa spezzata rimane sola in mezzo al mare deserto del ricordo. Il nonno e la nonna fanno facce ridenti tranquille finte, Ingrid lo capisce dagli occhi che sfuggono lesti come ali di pipistrello, fiocchi di neve subito sciolti al sole. C’era freddo quando la casa si è rotta in due: Le mani del babbo e della mamma mai più l’hanno tenuta una di qua una di là. Ho due di tutto, anzi tre. Due letti, due armadi , due camere e due orsi, due pigiami e di tutto tre, anche dai nonni. Voglio solo un paio di pantofole, uno spazzolino da denti … Una sola bici … una bambola preferita perché tre preferite non ci possono essere al mondo …. E voglio solo un abbraccio con me nel mezzo … […]
[…] L’isola di Ingrid è lontana negli anni, vive nella memoria dei suoi occhi con uccelli variopinti e scie di schiuma dal mare di fiaba. E’ sicura la sua isola e luminosa d’argento come la festa degli anni pochi, quelli da bambina piccola … Solo dopo, il buio. Le parole dei grandi che si lasciano andare via, la casa spezzata in due … Oggi che il babbo vola via a stare nella casa solo sua non nostra, odore di sigaro che se ne va e di barba fatta …. In due si apre la casa e uno da una parte e uno dall’altra il babbo e la mamma vanno, i passi lunghi, distanti una vita … Ingrid spesa … è scampato quel tratto piccolo a matita sulla porta e … vediamo se sei cresciuta dice il babbo e lei ben dritta con la schiena, lui che segna … penso che non crescerò mai più. A scuola Ingrid non vuole essere brava. Scommette che la sua maestra non ne potrà più di lei e anche la scuola si spezzerà in due … Sei grande adesso. Glielo dicono tutti … Solo il gatto capisce che è cresciuto il suo dolore più di lei …. E voglio solo un abbraccio con me nel mezzo …”
(Arianna Papini – “Due di tutto”)
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penso non ci sia da aggiungere nulla .......
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